Racconti Erotici > orge > Una Puttana amorevole
orge

Una Puttana amorevole


di pamyzi1
16.09.2020    |    2.561    |    2 9.3
"Ti si gode ancora stretta per un po’ poi quando sente che coli inizia a sbatterti con violenza..."
Stiamo andando a casa di tua cugina. Casa nuova, in campagna. Ci ha invitato per farcela vedere.

E’ venerdi pomeriggio, abbiamo staccato dal lavoro, sono passato a prenderti e siamo partiti. Poco più di un centinaio di chilometri. Non hai avuto tempo di comprare niente.

“Avevo pensato di fermarci in un vivaio e prendergli una pianta. Che ne dici?” “Boh penso che vada bene…” faccio io.

Il regalo per tua cugina e suo marito, che mi sta pure antipatico, è proprio l’ultimo dei miei pensieri. I miei pensieri ora sono attratti dalle tue cosce nude abbronzate, che tieni aperte per rinfrescarti e la gonna leggera sale quasi all’inguine. I miei pensieri sono presi dal passare lentamente vicino ai camion, per farti guardare dagli autisti. Tu te ne accorgi e allarghi ancora di più le gambe. Sorridi. Ti togli le mutandine.

Poco fuori città vedo le insegne di un vivavio. Freno bruscamente, prendendomi gli accidenti di quello dietro, e entro. Scendiamo dalla macchina. Fa caldo ma c’è un po’ d’aria. Hai la gonna corta, le infradito, una camicetta leggera. E sei senza mutandine. Appena entrata in auto ti eri tolta il reggiseno che portavi in ufficio.

Sembra non ci sia nessuno. Ci aggiriamo un po’ per i filari di piante, poi entriamo in una zona più ombrosa.

“C’è nessuno? ” dici.

Un rumore in un angolo e qualcosa si muove. Un ragazzo si avvicina mettendosi a posto la camicia nei pantaloni. E’ rosso in viso, sudato. Noto che ha una vistosa erezione sotto i jeans. O si stava facendo una sega o stava scopando, penso.

Non è italiano. “momento vado a chiamare ” dice.

“hai visto?” ti dico.

“no, cosa? ”

“era a cazzo dritto…”

“ma dai? uhmmm e perchè?”

“che ne so… spetta…”

Mi avvicino verso l’angolo da dove era venuto fuori il ragazzo. C’è una sdraia, ancora conserva l’impronta del suo corpo. Niente altro. Mi fa venire in mente quando alla sua età lavoravo in un’officina e mi chiudevo in magazzino con dei giornali pornografici. Mi torna in mente l’odore del sudore, il caldo, la carta del giornale con i fogli a volte appiccicati dallo sperma secco di chissà chi. Quello stato di eccitazione continua. Quando trovavo un giornale lo consumavo a forza di seghe.

Ti sei avvicinata e percepisco la tua eccitazione. Sarà il caldo. Sarà che ancora a livello subliminale captiamo l’odore di sesso.

“ho voglia… ” mi dici.

Torna il ragazzo. Non ha più il pacco in evidenza. Lo segue un vecchio in canottiera.

“Buon giorno, che volete?”

“Pensavamo di prendere una pianta da giardino, una bella pianta…”

“Che tipo di pianta, da fiori? da frutti? ” nel frattempo allunga lo sguardo sulle tue cosce. Anche il ragazzo non ti toglie gli occhi da dosso. Mi sto eccitando. Penso alla tua fica che sarà sicuramente bagnata. Immagino il ragazzo pieno di voglia repressa, le palle gonfie cui non sembrerebbe vero di poterti scopare.

“diamo ancora un’occhiata attorno “dico.

Ti attiro a me abbracciandoti su un fianco…

“hai voglia? mi sa che se vuoi scoparti il ragazzo ti devi fare pure il vecchio…” ti sussurro in un orecchio.

Mi guardi, per capire se dico sul serio…

“sei un porco ” dici a fior di labbra. Li guardi entrambi, come a valutarli. Vedo le tue narici fremere.

“dovrai turarti un po’ il naso… mi sa che non sono proprio puliti… ti sbatteranno come una troia…” le dico. Emette un lieve gemito. Non sa trattenere l’eccitazione che la sta prendendo. Abbasso la mano dal fianco alla natica… massaggio… alzo la gonna…metto in mostra le tue cosce… con la coda dell’occhio vedo il vecchio e il ragazzo, uno da una parte e uno dall’altra fermi impalati …

“non so… ” dico “cosa mi consiglia, lei? “è una casa in campagna qui vicino… che piante crescono bene?”

“beh ci sono le piante che fanno siepe oppure quelle rampicanti… una bella bouganville… che ne dice? ” fa il vecchio.

Mi stacco da te. Vado verso di lui. “Perché non la porta a fare un giro e vedere qualcosa? ” dico a voce alta.

Poi, fermandomi davanti a lui: “stia attento però che la signora è affamata…” dico a voce bassa. Lui mi guarda strano. Guarda verso di te. Poi di nuovo me. Quindi un lampo di comprensione attraversa gli occhi.

Dice: “ah… si vede… si vede… ” ”

Io faccio un salto in macchina…”dico. Esco dalla zona ombrosa. Vado all’auto, prendo il cellulare. Aspetto un minuto. Ti chiamo. Rispondi subito.

“che fa… ci sta provando?”

“ehm … ciao come stai? no… in questo momento sto guardando delle piante…” “fai la puttana… ”

“vuoi proprio eh…”

“perchè tu no?”

“uhm… lo sai …” Aspetto ancora un po’… poi torno dove avevo lasciato il ragazzo, sembra rumeno, o albanese… non so. E’ ancora lì che guarda verso la zona a filari dove l’altro ti ha condotto a scegliere la pianta. Arriva anche un altro ragazzo, questo è più robusto. Parlano fra loro in una lingua che non riconosco. Il primo indica verso la zona dove dovresti essere tu. Sorridono. Mi guardano. Parlano ancora sottovoce. Decido di dare impulso alla situazione. Mi avvicino a loro e mi rivolgo al ragazzo che era lì quando siamo arrivati.

“Da che parte sono andati?” “di lì a vedere piante…” risponde.

“se la starà scopando… “dico… “quella ragazza ha sempre fame di cazzo… ”

Mi guarda. Ha capito. Ma è perplesso.

“ma… è tua donna no? ”

“è una mia amica… ma le piace scopare… le piace il cazzo… una puttana… se volete, approfittatene…”

Si guardano. Parlottanno nella loro lingua. Uno si sposta di qualche metro per guardare meglio nei filari ma non si vede né si sente nulla.

“Tu sicuro, no problema? ”

“Sicuro. Andate e sbattetela, che le piace. Trattatela pure male, come una puttana, le piace.”

Scambiano ancora qualche frase e poi partono decisi. Io li seguo a qualche metro di distanza. Il vecchio ancora non si è deciso… ti sta a pochi centimetri ma ancora non ti tocca. Arrivano i due lavoranti, ridono rumorosamente, hanno un fare sprezzante.

Il più giovane dice al vecchio “capo stai buono…” l’altro ti si piazza davanti, dice qualcosa e poi ti mette la mano sulle tette. Tu fai un passo indietro (ti piace fare la ritrosa), quello avanza e, come se avesse paura che tu volessi scappare ti prende il polso.

Ora, se anche non volessi più, non potresti tirarti indietro. Sono decisi a prendersi quello che vogliono.

“stai buona… vieni qui…” dice quello più grande.

Ti tira verso di lui, ti solleva la camicetta, ti palpa le tette, poi ti mette le mano fra le cosce, risale verso la fica, con un piede ti fa allargare leggermente le gambe e inizia a massaggiartela a piena mano. Si porta la sua mano sul pacco e te lo fa sentire. Ti prende la mano e te lo fa massaggiare. Il vecchio sta a guardare.

L’altro più giovane si avvicina e ti tocca il culo. Il primo lo allontana con uno spintone.

“Dopo… tu…” dice. Ti prende e ti porta verso un mucchio di teli per fare ombra piegati in un angolo. Ti fa sedere a terra, sempre tenendoti per il polso, poi inizia a slacciarsi i pantaloni. Quando si rende conto che non stai cercando di scappare ti lascia e si spoglia.

“bella … sei proprio bella…” dice.

Resta con le scarpe da ginnastica e la maglietta, senza calzoni e mutande che butta di lato, il cazzo già bello grosso. Se lo tocca facendolo diventare ancora più duro. Ti viene sopra e te lo mette davanti al viso.

“adesso fai un bocchino bene, capito?” e te lo sbatte in faccia più volte.

“ti prego… fai piano…” dici.

In realtà sei eccitata come una troia e non vedi l’ora di gustarti quel cazzo. Ma ti piace fare la ragazza perbene, timida e impaurita. L’altro si spoglia anche lui e resta ad un paio di metri di distanza con il cazzo durissimo in mano.

Il vecchio si siede su dei sacchi di terra e commenta: “sbrigati a scoparti quella troia che non vuole altro… ”

Intanto quello si fa leccare tutto il cazzo e anche le palle, ti viene sopra a gambe larghe e ti strofina i coglioni sulla bocca, sul naso. Poi scende ti allarga le gambe se le mette sulle spalle e te lo infila dentro, senza preservativo.

Tu ti lamenti per la botta secca con cui ti ha infilato, ma lui inizia a muoversi su e giù senza darti respiro. Ti si gode ancora stretta per un po’ poi quando sente che coli inizia a sbatterti con violenza. Si sentono benissimo i colpi. I coglioni pelosi sbattono sulle tue natiche.

Ti dice cose nella sua lingua, ma anche: “puttana… bocchinara…. ti piace prendere il cazzone …”

Poi ti gira e ti fa mettere a pecorina e continua a scoparti. L’altro si avvicina, guarda il più grande come a chiedere il permesso e non ricevendo alcun segnale negativo te lo mette in bocca. Ora uno ti scopa da dietro e l’altro da davanti. Un rantolo fa capire che il primo ti sta sborrando dentro. Urla il suo piacere, ti si accascia sulla schiena mordendoti la nuca. Ti tiene stretta i fianchi in modo da stare il più possibile infisso dentro di te, resta anche dopo aver schizzato le ultime gocce di seme.

Mi fa venire in mente i cani che sigillano con il loro pene che si ingrossa a dismisura la vagina della cagna per essere sicuri che lo sperma non fuoriesca. “ti metto incinta …puttanona… ” dice.

Anche l’altro viene prima in bocca poi fiotti lunghi e densi, bianchi, sul viso e sui capelli. Si alzano e ti lasciano lì sdraiata. Raccattano i loro vestiti. Ridono. Il vecchio si avvicina col cazzo in mano. Certo ha un età, le mani callose, la canottiera, ma il cazzo nerboruto che tiene in mano è di tutto rispetto. Tu sei ancora carponi e ti stai toccando la fica. La sborra inizia a colarti lungo le cosce.

“mi avete lasciato il culo…” dice.

E punta decisamente verso le tue natiche. Si sputa sulla cappella e sputa direttamente sul culo, tenendoti le natiche spalancate con le mani. Non dici niente. Spingi verso di lui per accoglierlo. Hai voglia ancora di cazzo. La scopata ti ha solo eccitata ancora di più, stai impazzendo di desiderio. Lui te lo appoggia senza nessuna preparazione, infoiato come è. Spinge e riesce ad entrare. Tu mandi un lungo sospiro, misto di piacere e di dolore. La sborra ti cola dal viso e dalla fica.

Il vecchio comincia a incularti con forza. “…ah che bel culo caldo… bello morbido… che vaccona… piccola ma dal culo bello aperto…”

Lui sta fermo e ti attira a se artigliandoti i fianchi. Ti incula a lungo. Si ferma quando sta per venire. Riprende. Si vede che vuole godersi questa femmina giovane finché può.

“ehi capo… sbrigati che ci ho voglia di nuovo …” dice il ragazzo …

Ad un certo punto mi rendo conto che stai godendo di quella inculata. Ti sfiori la fica e inizi a tremare, ti mordi una mano. Dai alcuni colpi potenti indietro, pompi quel cazzo direttamente con il tuo ano. Il vecchio non resiste in breve si piega e viene. Anche lui lo tiene infisso in profondità e si spreme dentro di te. Resta fermo a lungo continuando a muoversi piano, godendosi le tue contrazioni.. poi esce, dandoti una manata sulle chiappe.

“così piccola… così vacca… me lo hai prosciugato… ” dice.

Se lo pulisce con la canottiera, lo infila nei pantaloni, si siede e si accende una sigaretta.

“Che grandissima troia” dice… “spettacolare… un culo da sogno… mammamia che puttanella …”

Tu resti in ginocchio, a smaniare, toccandoti la fica. La tua voglia di cazzo non si è placata E non fai in tempo a voltarti e nemmeno il culo a stringersi che il ragazzo ti piomba addosso e prende il posto del vecchio… entra facile… lo toglie completamente e lo riaffonda fino in fondo più volte… godendosi la vista dell’ano dilatato e ben lubrificato dallo sperma del vecchio.

Poi prende a pomparti con regolarità. Tu gemi di piacere.

L’altro straniero guarda. Poi si mette a pisciare poco distante. Finito, viene verso di te col cazzo mezzo moscio. Te lo sbatte sul viso e immagino sia ancora bagnato ma tu sei troppo infoiata e cerchi di prenderglielo con la bocca, la lingua fuori.
Dopo avertelo strofinato in faccia fino a diventare duro ti permette di assaporarlo . Prendi a succhiarlo con foga, quando lo toglie si sente lo schiocco del risucchio.

L’altro da dietro ti sta pompando il culo prendendoti per i fianchi. A volte ti solleva. Le ginocchia non toccano terra. Ti contende all’altro che ti tiene per i capelli.

Continuano così per un po’ poi si cambiano di posto.
“Fammela inculare pure a me…” dice quello davanti.

Passa dietro e facilmente lo punta e entra nel culo. Questo ce l’ha più grosso e c’è bisogno di qualche colpo di assestamento, poi prende pure lui a pomparti con regolarità. Le cosce sbattono sulle tue natiche. Ti prende per i capelli e ti tiene la testa sollevata mentre l’altro si fa leccare il cazzo bello lucido che ha appena estratto dal culo.

Vanno avanti per un po’, poi sei tu a girarti.

Ti sdrai e alzi le gambe attorno al collo di quello che ti stava inculando che a questo punto prende a dartelo sia nella fica che nel culo. Alterna una serie di affondi in profondità, poi si toglie e cambia, dalla fica al culo, dal culo alla fica.
Gode nell’aprirti le gambe e vederti aperta che coli il tuo piacere e le precedenti sborrate. Hai le cosce bagnate e lucide, di sudore e degli orgasmi tuoi e loro.

L’altro ti si mette a cavalcioni sul viso, ti alza la testa per la nuca e ti scopa in bocca.

I tuoi gemiti sono mugolii soffocati.
L’altro ti sbatte nella fica con continuità adesso. Non so quante volte vieni.

Alla fine quello ti schizza sulle tette e sul viso. Te lo rimette in bocca e tu glielo pulisci bene, succhi e lecchi vorace fino a che lui non si toglie.

L’altro ti sta scopando in fica.

Gli dici: “sborrami in figa, sborrami in figa… allagamela… in fondo… fammela sentire…riempimela…” quello non ti fa attendere e si svuota dentro di te.

Si toglie e sei tu a prenderlo per i fianchi e farlo avvicinare alla tua bocca.
Gli ripulisci il cazzo con la lingua. Ti lecchi le labbra. Ti accarezzi la fica, ci infili due dita dentro e le tiri fuori che colano sborra. Te le lecchi con gusto.

Ti fanno i complimenti, dicono che se vuoi tornare ti fanno trovare anche altri loro amici con bei cazzoni.

Il vecchio ti regala una bellissima bouganville, che quasi non riusciamo a fare entrare in macchina.

Vai in bagno un attimo per sciacquarti.
Ripartiamo mentre prendi dei kleenex per asciugarti la fica che continua a colare sperma. In macchina nonostante ti sia lavata un po’, l’odore di sesso è fortissimo. Puzzi del sudore dei maschi e del tuo, di fica, di cazzo. Ti masturbi mentre guido. Avrei voglia di leccarti la fica così com’è, ma devo guidare. Mi tiri fuori il cazzo e incurante che dalle altre macchine, specie i camion, ti si possa vedere ti ci butti sopra a succhiarlo con tutte le tue forze. Vengo lungamente e te la bevi tutta la mia sborra .............per commenti [email protected] ........................
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Una Puttana amorevole:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni